domenica 10 marzo 2013

Fast food? No grazie!

Con "fast food", dall' inglese "cibo veloce", si fa riferimento ad un tipo di ristorazione prevalente nei paesi anglosassoni che si sta rapidamente diffondendo anche nel nostro paese.
La caratteristica principale è il cibo che viene servito: veloce da preparare e altrettanto veloce da consumare.
Quanti di voi non sono mai entrati in un fast food?
Preferirei che tutti alzaste la mano, ma so già che mi sbaglierei.
Superfluo elencarvi cosa possiamo mangiare lì dentro: si va dagli Hamburgers agli Hot Dogs, dalle cotolette alle patatine fritte e talvolta non ci facciamo mancare nemmeno qualche pietanza esotica come il Kebab, il tutto rigorosamente ricoperto da dense salse come Ketchup, senape o maionese.
Apparentemente appetitosi e saporiti, questi cibi nascondono in sè molte insidie.
Non solo sono associati ad elevati livelli di colesterolo, obesità e malattie cardiovascolari, ma inducono i propri consumatori ad un'alimentazione del tutto sbagliata.
Al fast food si mangia in piedi.
I più frettolosi mangiano addirittura in auto. Ecco perchè hanno inventato i "Drive in": è il fast food che viene direttamente da te e, se fosse necessario, forse ti imboccherebbe pure.
Mi sembra già di vedervi: seduti stretti nelle vostre utilitarie, bagnati fradici perchè fuori non vuole proprio smettere di piovere, mentre l'acqua agita i vostri tergicristalli impazziti.
E' appena iniziata la vostra pausa pranzo. Rigorosamente in ritardo.
Optate per un fast food, quattro angoli dopo.
Vi dirigete al drive-in, pagate 4 miseri euro e ordinate il solito panino moscio con una fetta sottile e mezza sbruciacchiata di carne di manzo, una foglia di insalata plastificata e una fetta di pomodoro verde e insipido. 
Però almeno sopra c'è la salsa.
Nel solito cartone probabilmente vi siete ritrovati una manciata di patatine unte e fritte nel solito olio di qualche giorno fa. 
Fa niente, tanto erano gratis!
Felici al calduccio della vostra auto, date un sorso alla coca annacquata che vi hanno propinato come la migliore di sempre, giusto perchè, dopo una sola boccata di panino, non ne sentirete nemmeno il sapore.
Ma chi se ne importa, siete in macchina all'asciutto.
 Il mondo fuori può aspettare.
Poi, improvvisamente, squilla il telefonino e iniziate a imprecare perchè sapete già che è vostra moglie, perchè solo lei chiama sempre negli orari sbagliati.
Così tra le gambe stringete la coca, con una mano afferrate stretti il panino e con l'altra frugate disperatamente in tasca in cerca di quell'arnese che vibra.
Ricerca inutile. 
La tasca dell'impermeabile è troppo profonda e vostra moglie si stufa subito. 
Meglio così.
Tornate al vostro momento di ecstasy giornaliero e appoggiate il telefonino lontano da voi, sul cruscotto, tanto ora non vi servirà.
Ma mentre state affondando nuovamente i denti tra la foglia dura dell'insalata e la fetta marmorea del pomodoro, ecco che il cellulare riprende a squillare.
Iniziate a contorcervi per raggiungerlo: stendete le ginocchia e vi allungate più che potete.
Ecco che succede l'impossibile.
Dal panino sgorga densa la cremosa salsa rosa, mista di Ketchup e maionese oleosa, scivola lenta verso il basso per gravità, ma decisa si va a posare sul vostro Burberry chiaro. 
Per fortuna ha schivato la tappezzeria del sedile!
Imprecate, ma a vostra moglie non deve importare un granchè perchè continua a chiamare.
Vi allungate ancora un pò e finalmente raggiungete il cruscotto, ma forse vi siete allungati troppo perchè la coca che reggevate stretta tra le cosce cade e si versa come un fiume in piena sui vostri nuovi pantaloni di tweed.
Questa volta la tappezzeria non è stata risparmiata.
Un disastro!
Ma per fortuna, avete raggiunto il cellulare e siete riusciti a rispondere.
"Come mai non rispondi mai alla prima?"
Mi sembra di sentirla, vostra moglie.
E voi cos'altro potreste rispondere se non: "Avevo da fare, tesoro!".

Non detesto i fast food solo per le strigliate che ho ricevuto dalla mia ragazza infermiera ogni volta che ero lì lì per cedere alla tentazione di quei panini sugosi.
Io li detesto per il modo con cui ti ritrovi a mangiare.
Lo definirei quasi inumano, ma soprattutto irrispettoso verso se stessi.
Il cibo è cultura e tradizione.
E' amore per se stessi.
Noi siamo ciò che mangiamo e anche come lo mangiamo.
La fretta aumenta i livelli di stress nel corpo.
Lo stress può determinare svariate sindromi.
Prendetevi tempo. Datevi tempo. Voletevi bene. 
Scegliete lo Slow.

Lo "Slow Food" è un movimento nato come vera e propria associazione, al fine di promuovere il diritto a vivere il pasto come un piacere, contrapponendosi fermamente allo stile di vita frenetico della nostra società.
Si batte per la difesa della biodiversità e della sovranità alimentare, contro le manipolazioni genetiche spesso imputate ai Sovrani del Fast Food.

Slow Food, dall'inglese cibo lento, è regalarsi piccoli spazi quotidiani per cogliere l'essenza del cibo in tavola, gustarne i sapori, gli odori e i colori.
E' acquisire una cultura alimentare e diffonderla ai più giovani.
Promuovere la qualità e il mangiar sano.
Avere il culto del cibo.
Cibo Lento vuol dire pranzare a tavola con la propria moglie e la propria famiglia.
Spengere TV e cellulare.
Godersi il cibo fino alla sua essenza.
Imparare a conoscerlo e apprezzarlo.
Slow food è amare se stessi. 


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