domenica 17 marzo 2013

Tartufo, che passione!

Piove.
Ma siamo attrezzati: abbiamo giacche a vento e ombrelli aperti.
Gli stivali di gomma ci arrivano alle ginocchia.
Imperterriti ci districhiamo tra le pozzanghere.
Nonostante la pioggia insistente, gli studenti sono eccitati.
E' da lunedi' che mi fanno domande sulla lezione all'aperto di stamani.
Finalmente entriamo nel bosco.
Sono le nove di giovedi' mattina.
Giorno perfetto per la Caccia al tartufo.
Siamo partiti di buon'ora con i nostri pulmini bianchi.
Zaino in spalla e pance vuote per una giornata speciale.

Giotto e' un lagotto bianco di mezza taglia.
E' socievole e allegro.
Ci scodinzola tra le gambe in cerca di attenzione.
Prima regola della giornata: anche se vorremmo giocare e ruzzolarci a terra col nostro amico peloso, mai considerare il cane.
Alle otto timbra il cartellino, questo e' il suo turno di lavoro.
Qualsiasi distrazione potrebbe farci tornare a casa col bottino vuoto.
E noi non ne abbiamo alcuna intenzione.

Non fatevi ingannare dalla sua faccia simpatica, non e' la mascotte del gruppo, e' il vero protagonista.
Primo della fila, incede svelto metro dopo metro.
Annusa la terra, fra l'erba, senza mai lasciarsi distogliere dalle grida incitanti dei miei studenti.
Poi finalmente scopre qualcosa.
Svolta a destra dal sentiero e inizia a odorare ai piedi di una quercia.
Continua ad annusare insistentemente, senza tregua.
Poi inizia a scavare.
Dobbiamo allontanarci un metro, se non vogliamo fare un trattamento ai fanghi su tutto il corpo.
Cristiano, proprietario di Giotto e della rinomata Savini Tartufi, ma soprattutto nostro grande amico, si accorge immediatamente di quello che sta per accadere e lo aiuta a scavare.
Delicatamente estrae dalla terra un tartufo nero delle dimensioni di una pallina da ping pong e ce lo mostra trionfante.
L'odore penetrante invade i nostri sensi.
Anche oggi Giotto ha fatto il suo dovere.
Ora merita una ricompensa.
Non aspettava altro.




La famiglia Savini si tramanda questa passione da quattro generazioni.
Se in una delle tavole della provincia di Pisa e di tutta quanta la Toscana a pranzo si mangia tartufo, ci sono buone probabilita' che venga dall' Azienda di Forcoli.
Ma non solo, da qualche anno i loro prodotti si trovano anche oltreoceano.
Personalmente, ho scovato una delle loro squisite salse panino su uno scaffale di Miami.
Nella nostra regione si possono trovare tartufi tutto l'anno: dal nero pregiato al nero scorzone invernale, dal bianchetto al Bianco per eccellenza.
I loro vengono selezionati uno per uno da Cristiano e da suo padre Luciano.

Nel 2007 sono stati protagonisti di un'impresa travolgente.
Sulle colline di Palaia, Rocco, un altro dei loro cani, ha trovato il piu' grande tartufo Bianco di sempre.
1,497 kg di puro piacere per il palato.
Battuto all'asta per 330.000$ e venduto in beneficenza, e' entrato ufficialmente a far parte del Guinness World Record.
Sono queste le soddisfazioni che preferisco.

Ma stamani, anche se non abbiamo eguagliato lo stesso primato, siamo comunque entusiasti del nostro lavoro.
Con i nostri pulmini rientriamo alla sede di Piazza D'Ascanio dove ci aspetta un pranzo sopraffino.

Tagliolini, risotto e uovo al tartufo.
Un vero pranzetto da leccarsi i baffi.




Tagliolini al tartufo

Per una ricetta da 4 persone vi serviranno:

400 gr di tagliolini al tartufo Savini
50 gr di burro al tartufo Savini
150 gr di Salsa panino al tartufo Savini
100 ml di panna da cucina
tartufo bianco fresco da grattare q.b.
sale q.b.


- Fate sciogliere il burro in padella.
- Aggiungete la salsa panino e mescolate.
- Quando la vostra salsa risulta sciolta, aggiungete la panna.
- Fate cuocere per qualche minuto, fino a quando la salsa risultera' cremosa e 
  leggermente liquida.
- Cuocete i tagliolini per 7 minuti.
- Scolateli e finite la cottura nella vostra salsa.
- Servite con scaglie di tartufo fresco.




Risotto al tartufo

Per una ricetta da 4 persone vi serviranno:

350 gr di riso Carnaroli
3 scalogni
20 gr di burro al tartufo bianco Savini
20 gr di pate' di tartufo bianco Savini
1 bicchierino di vino bianco
1 lt di brodo di carne o vegetale
Parmigiano Reggiano q.b.
tartufo bianco fresco da grattare q.b.

- Soffriggete lo scalogno con il burro al tartufo.
- Aggiungete il pate' di tartufo bianco e mescolate.
- Sfumate con vino bianco.
- Aggiungete il riso e fatelo tostare.
- Aggiungete il brodo poco per volta e fate cuocere il riso.
- Cuocete per circa 15-20 minuti.
- Mantecate con Parmigiano e burro al tartufo.
- Servite con scaglie di tartufo fresco.



Uovo tartufato

Per un uovo al tartufo vi serviranno:

1 uovo fresco
10 gr di burro al tartufo
10 ml di latte
tartufo bianco fresco q.b.

- Scaldate una terrina in forno a 200C.
- Una volta calda toglietela dal forno e versateci il burro.
- Rompete un uovo dentro la terrina, salate e pepate.
- Prendete il latte e versatelo intorno all'uovo.
- Infornate per 30 secondi a 200C.
- Sfornate e servite con tartufo grattugiato.




Buon Appetito!

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